Il mondo della musica è conosciuto per la sua versatilità, per la capacità di attrarre un pubblico incredibilmente vasto e eterogeneo.
Negli ultimi anni, soprattutto grazie alle nuove tecnologie, il numero di “investimenti musicali” è cresciuto esponenzialmente. Sempre più persone scelgono di investire in musica e investire sugli stessi cantanti, cercando di indovinare il successo delle singole canzoni.
Abbiamo assistito ad un piccolo esempio con il “fantasanremo” di quest’anno, una chiara testimonianza di questa ritrovata passione per il settore musicale. I fondatori della startup ANote Music non si sono lasciati scappare l’occasione di creare qualcosa di assolutamente innovativo, e hanno lavorato alla costruzione di un’applicazione capace di aiutare gli utenti a investire in musica in totale autonomia.
Attraverso meccanismi semplici e di facile comprensione, piccoli e grandi investitori possono acquisire parte dei diritti musicali di un determinato catalogo, diventando “co-proprietari” delle royalties ricavate. Vediamo nello specifico come funziona ANote Music e quali sono i principali vantaggi che potresti trarre dal suo utilizzo nell’immediato futuro.
Cos’è ANote Music
L’applicazione ANote Music, l’innovativa app che permette di investire in musica rapidamente, è stata creata da Marzio Scena, Matteo Cernuschi e Grégoire Mathonet; tre personalità diverse che hanno unito le idee per lavorare ad un progetto ambizioso, che rispecchia perfettamente la loro giovane età e il desiderio di crescita.
I primi due fondatori – Marzio Scena e Matteo Cernuschi – hanno iniziato a parlare di ANote proprio grazie al Festival di Sanremo. La loro intenzione, mentre guardavano le esibizioni dei cantanti del 2020, era quella di investire su quelli che pensavano avrebbero ottenuto più consensi.
Eppure, i due si sono ritrovati in una situazione di stallo. In Italia, almeno fino a qualche anno fa, non c’era un sistema che ti permetteva di investire in musica in modo “libero”, ma bisogna passare attraverso processi e percorsi estremamente lenti.
Attraverso la loro App, Marzio e Matteo hanno reso gli investimenti accessibili per tutti, per ogni tipo di investitore. Grégoire li ha poi aiutati a completare la parte grafica e informatica del progetto, arrivando alla definizione conclusiva di ANote Music.
In poco più di un anno di attività, l’app ha raggiunto un totale di vendita di royalties musicali pari a 6.5 milioni di euro. Più di 100 artisti sono entrarti a far parte dei cataloghi di ANote, e un numero ancora superiore è previsto per i prossimi anni.
I fondatori puntano ad aumentare il proprio bacino di utenza, migliorando costantemente le funzionalità dell’app e la rapidità di risposta verso gli investitori.
Tutte le funzionalità dell’applicazione
Ma addentriamoci un pò più in profondità, scopriamo tutte le funzionalità di ANote Music, come funziona e che tipo di servizi propone al pubblico.
In linea generale, possiamo iniziare con il dividere le funzionalità di ANote in due categorie:
- Catalogo Musicale
Chi è in possesso di un catalogo musicale, ha la possibilità di cedere una quota di minoranza - Investitori
Chi vuole investire acquistando quote di diritti musicali (le quote relative ad uno specifico catalogo musicale), può acquistare una parte dei diritti e ricevere in cambio un esborso delle royalty ricavate
Tutta l’applicazione si basa su un principio di “collaborazione e dualismo”. Da un lato compaio i proprietari dei diritti musicali, che hanno la possibilità di mettere all’asta una parte delle proprie royalties. Dall’altro, una rete di appassionati disposti a investire in musica, che ha la possibilità di acquistare una parte dei diritti e ricevere i pagamenti delle royalties ogni 3 o 6 mesi.
Tutte le volte che la musica viene ascoltata online, ogni volta che passa in radio, ogni volta che viene utilizzata all’interno di film o serie TV, si generano nuove royalties; a loro volta, le royalties vengono distribuite a tutti gli investitori della piattaforme in base alle quote acquistate in fase d’investimento iniziale.
In altre parole, l’applicazione permette di investire in musica in poco tempo, assicurando un rientro dell’investimento ogni 3 o 6 mesi. Nella sezione successiva, ti spiegherò come funziona l’iscrizione a ANote Music e come riuscire a investire per la prima volta. In questo modo, sarai pronto a gestire velocemente i tuoi investimenti senza nessun tipo di dubbio.
ANote Music: come funziona
Ora che abbiamo visto le principali funzionalità dell’applicazione e tutto quello che puoi fare una volta entrato, cerchiamo di capire come puoi farlo.
Entriamo nel vivo della questione, così potrai gestire la tua iscrizione al meglio e evitare scelte troppo affrettate.
✔️ Iscrizione e passaggi iniziali
La prima cosa da fare per poter investire in musica con ANote, è procedere all’iscrizione e registrazione sull’app.
Per riuscirci, raggiungi la pagina iniziale di ANote Music e inserisci nome, cognome e mail di riferimento. Riceverai una mail che ti chiede di confermare la tua identità, e poi potrai continuare la registrazione. Al termine di questo passaggio, dovrai “alimentare” – quindi versare denaro – sul tuo conto ANote attraverso carta di credito o bonifico.
I soldi caricati vengono gestiti da un terzo operatore “Mangopay” su un conto corrente a te intestato, così da assicurarti il massimo livello di sicurezza e affidabilità. Una volta completato il passaggio della ricarica monetaria, sei pronto a compiere i primi acquisti e i primi investimenti.
✔️ Investire su ANote Music
Se anche tu rientri nella categoria dei curiosi che hanno cercato su internet “ANote music come funziona?”, questa è la sezione giusta per te. Stiamo per scoprire come l’applicazione gestisce gli investimenti, quali sono i mezzi a tua disposizione per acquistare i diritti musicali dei cataloghi.
✔️ Puoi affidarti a due strumenti diversi per comprare diritti: l’asta o il mercato secondario.
L’asta rientra nella fase iniziale di vendita, una prima parte in cui i diritti musicali stanno per essere inseriti sulla piattaforma (ma non sono ancora effettivamente presenti). Nella fase di asta i diritti vengono divisi in quote e poi offerti ai possibili investitori. A loro volta, gli investitori propongono un prezzo – che deve essere sempre pari o superiore alla base d’asta.
Al termine dell’asta le offerte vengono ordinate dalla più alta alla più bassa, creando la graduatoria di assegnazione delle quote. Gli acquisti tramite mercato secondario invece, funzionano in modo leggermente diverso. Questa volta, parliamo più di un’incontro (uno scambio) tra chi vuole acquistare e chi vuole vendere i diritti.
Confrontando prezzo di domanda e di offerta, si arriva alla definizione di un costo finale, che permetterà di acquistare o meno le quote musicali.
Anote Music: Pro e Contro
Concludo la mia guida alla scoperta dell’app ANote Musica parlando dei principali vantaggi e svantaggi.
Una semplice lista dei pro e dei contro può aiutarci a capire se vale davvero la pena investire in musica e se ANote è l’applicazione giusta per riuscirci. Scopriamolo insieme!
👉 Lista dei PRO
- Rendimenti positivi e pagamenti semestrali
Al momento, i rendimenti lordi annui dei cataloghi di ANote Music si aggirano tra il 5 e il 10%, in una percentuale di tutto rispetto.
Inoltre, il pagamento delle royalties è previsto su base semestrale, senza ritardi o rallentamenti di alcun tipo. - Costi contenuti
L’applicazione è di per sé gratuita. ANote richiede solo una commissione di distribuzione dell’8% per le royalty, commissione che scende al 4% in caso di acquisto tramite asta. - Tracciabilità e sicurezza
La piattaforma si basa sull’utilizzo della tecnologia blockchain. In questo modo, il pubblico ottiene massima sicurezza e tracciabilità degli investimenti, che diventano molto più facili da gestire e da controllare - Facile da utilizzare
L’app è pensata per essere utilizzata da ogni tipo di investitore, dai più ai meno esperti. Per questo, è semplice da usare e facilmente comprensibile.
👉 Lista dei CONTRO
- E’ un’app giovane
Siccome è nata da poco, ANote non ha ancora un lista di cataloghi musicali estremamente vasta.
Tuttavia, ha dimostrato di saper valorizzare quello che possiede e di puntare sempre al meglio per i propri investitori.
Conclusioni e considerazioni
Nell’ultimo anno di attività, il numero di investitori italiani che hanno scelto di aggiungersi al network di ANote è aumentato considerevolmente.
Captando i vantaggi e le opportunità offerte dal mercato musicale, tantissimi investitori hanno deciso di lanciarsi in questa nuova sfida.
Quello che più di tutto colpisce di ANote, è la sua capacità di colmare un vuoto importate nel settore degli investimenti.
Prima che questa applicazione venisse creata, l’utente medio non avevo la possibilità di investire liberamente e velocemente in musica. Al contrario, era rallentato da un gran numero di fattori secondari.
Adesso, puoi trasformarti in un proprietario di diritti in pochi minuti, e iniziare a ricevere i frutti del tuo investimento dopo pochi mesi. Questi frutti poi, torneranno a presentarsi su base regolare ogni sei mesi.
Valuta le tue possibilità e iscriviti a ANote Music, attualmente l’unica app italiana per investire in musica in totale sicurezza!